Nella scelta di un monitor da gaming uno dei parametri più importanti da controllare è la frequenza di aggiornamento del monitor.
Ma cos’è la frequenza di aggiornamento del monitor?
La frequenza di aggiornamento, in inglese refresh rate, viene misurata in Hertz (Hz) e rappresenta il numero di volte in cui il monitor riesce ad aggiornare l’immagine nell’intervallo di un secondo.
Il valore della frequenza di aggiornamento del monitor contribuisce in modo decisivo alla fluidità della visualizzazione delle immagini sullo schermo.
Come scegliere la frequenza di aggiornamento del monitor?
Per rispondere a questa domanda va fatta subito una distinzione e spiegata la differenza tra la frequenza di aggiornamento del monitor e la frequenza dei fotogrammi.
La frequenza di aggiornamento è un parametro proprio del monitor e come detto sopra si misura in Hertz (Hz) e rappresenta la capacità del monitor di aggiornare l’immagine nell’intervallo di un secondo.
La frequenza dei fotogrammi (Frame Per Second fps) è un parametro proprio delle informazioni che vengono passate al monitor e che il monitor deve renderizzare ed è un parametro relativo alla scheda video.
Se il gioco a cui stai giocando e la scheda video del tuo pc riescono a produrre un flusso di dati a 100 fps allora un monitor con frequenza di aggiornamento da 100Hz ti garantirà la possibilità di sfruttare al massimo i frame per secondo prodotti dalla scheda video senza limitare la fluidità dell’immagine sullo schermo.
Se invece la combinazione gioco – scheda video produrranno un’uscita a 60 fps e il monitor ha una frequenza di aggiornamento a 120 Hz. I 120 Hz del monitor non introdurranno nessun vantaggio rispetto ad un monitor a 60 Hz.
Quindi se il flusso di dati che il tuo PC riesce a produrre ha una frequenza dei fotogrammi elevata, maggiore di 60 fps o di 120 fps allora utilizzare un monitor da 120 Hz o da 240 Hz introdurrà una notevole miglioria nella fluidità e nella precisione e nitidezza della visualizzazione.
L’aumentare della frequenza di aggiornamento del monitor contribuisce alla diminuzione della sfocatura percepita dall’aocchio umano.
Però non tutti hanno le stesse percezioni e non tutte le accoppiate occhio/cervello hanno lo stesso grado di allenamento e di abitudine a percepire la differenza di visualizzazione su un monitor a 120 Hz rispetto a uno a 60 Hz.
Quindi può succedere che per qualcuno la differenza tra un monitor a 120 Hz che gestisce un flusso dati a 100 fps sia minima rispetto ad un monitor a 60 Hz che visualizza un film con una classica frequenza di aggiornamento dei fotogrammi a 24 fps.
Stesso ragionamento se parliamo di frequenza di aggiornamento da 240 Hz rispetto a una da 120 Hz dove le differenze sono ancora meno evidenti se l’occhio che le guarda non è allenato.
Quindi in prima battuta la risposta alla domanda
Come scegliere la frequenza di aggiornamento del monitor?
potrebbe essere:
Dipende dal PC e dalla scheda video che stai usando e dal numero di fotogrammi per secondo che questi riescono a raggiungere e dal livello di allenamento del tuo occhio.
Maggiore sono gli fps che escono dalla scheda video e maggiore deve essere la frequenza di aggiornamento del tuo monitor, ma attento se il tuo occhio non è allenato o particolarmente sensibile non è detto che tu riesca a percepire la differenza.
Che relazione c’è tra il numero di frame per secondo prodotti dalla scheda video e la frequenza di aggiornamento del monitor?
Come abbiamo visto la frequenza di aggiornamento del monitor e il numero di frame per secondo sono parametri molto diversi. Se la loro relazione non viene valutata correttamente allora i problemi di visualizzazione sono dietro l’angolo.
Cosa succede se il numero di frame per secondo prodotti dalla scheda video è molto maggiore della frequenza di aggiornamento del monitor?
Se la combinazione HW PC e gioco emette un flusso di dati per esempio intorno ai 120 fps, mentre il monitor che sto utilizzando ha una frequenza di aggiornamento da 60 Hz allora deve risultare chiaro che la frequenza di aggiornamento del monitor non starà dietro al numero di fotogrammi al secondo e questo introdurrà tutta una sorta di spaccature nella visualizzazione del video nota come tearing.
Il tearing è molto fastidioso e anche un occhio poco esperto ed allenato lo noterà con facilità.
Per ridurre al minimo il tearing esistono delle tecnologie di sincronizzazione tra frame per secondo e frequenza di aggiornamento.
Parliamo delle tecnologie V-Sync e G-Sync.
Queste hanno però dei limiti perché entrambe necessitano di specifiche combinazioni tra monitor e scheda video. Non tutti i monitor sono compatibili con con l’una o l’altra tecnologia di sincronizzazione.
Nella tabella di confronto riportata nella guida all’acquista dei monitor da gaming, per facilitavi l’analisi, abbiamo riportato la compatibilità del monitor proposto con l’una o l’altra tecnologia.
Che relazione c’è tra la frequenza di aggiornamento del monitor e il tempo di risposta?
Un altro parametro che è influenzato direttamente dalla frequenza di aggiornamento del monitor è il tempo di risposta.
Che cosa è il tempo di risposta di un monitor?
Il tempo di risposta o ritardo di input, è la differenza di tempo che passa dal momento in cui l’input viene passato al PC al momento in cui questo viene visualizzato a video, dipende con proporzione inversa dalla frequenza di aggiornamento del monitor.
Il ritardo di input diminuisce all’aumentare della frequenza di aggiornamento.
Vediamo perché.
Se il monitor che sto utilizzando ha una frequenza di aggiornamento a 60 Hz, questo vuol dire che l’immagine sul monitor verrà aggiornata ogni 16,67 ms, quindi il mio ritardo di input non può essere minore di 16,67 ms.
Se il monitor che utilizzo ha una frequenza di aggiornamento a 120 Hz allora l’immagine sul monitor verrà aggiornata con frequenza doppia rispetto ad un monitor a 60 Hz, quindi ogni 8,33 ms. In questo caso il ritardo di input sarà dimezzato a 8,33 ms, valore già inferiore ai 10 ms.
Stesso ragionamento per un monitor con frequenza di aggiornamento pari a 240 Hz dove avrò un ritardo di input minimo di 4,16 ms.
Come per la frequenza di aggiornamento, anche per il ritardo di input, la percezione dello stesso non è uguale per tutti e dipende molto dal livello di allenamento dell’occhio.
È utile avere un ritardo di input inferiore al 10 ms?
Diciamo che la riposta è molto soggettiva e può esserlo nel caso di giochi ultra competitivi.
Qual è la risposta finale alla domanda: 60Hz, 144Hz, 240Hz Quale è la frequenza migliore per un monitor da gaming?
Non c’è una risposta definitiva, generica e valida per tutti i casi.
60 Hz Vs 144 Hz
Certo se sei un gamer è molto probabile che passare da un monitor a 60 Hz a uno a 144 Hz ti avvantaggerà sia nella fluidità della visualizzazione sia nel ritardo nella risposta.
Questo è vero se hai un PC con un processore e una scheda video tali da supportare un frame rate adeguato alla frequenza del monitor e se il tuo occhio ha una sensibilità tale da rilevare la differenza.
Il passaggio da 60Hz a 144Hz introduce dei vantaggi nella fluidità e nel ritardo di input ben visibili e apprezzabili dalla maggior parte delle persone.
144Hz Vs 240Hz
Quanto detto vale in maniera ancora più marcata se la scelta deve ricadere tra i 144Hz e e 240 Hz.
In questo caso è fondamentale controllare che la GPU della tua scheda video abbia prestazioni adeguate e quando si parla di frame per secondo sopra i 200 parliamo di schede video di fascia alta.
Anche l’allenamento del tuo occhio deve essere spinto per vedere la differenza!
In generale per entrambe le scelte (soprattutto per il passaggio da 144Hz a 240Hz) basati sulla tua esperienza pregressa o magari chiedi ad un amico che possiede già un monitor con frequenza maggiore del tuo di fartelo provare per capire se riesci a notare la differenza e se la spesa che devi sostenere ti porterà un vantaggio effettivo.
Sempre in generale è molto più marcato il vantaggio del passaggio tra un monitor a 144Hz rispetto a un monitor a 60 Hz.
Il passaggio da 60Hz a 144Hz può essere fatto quindi un po’ più a cuor leggero anche dal punto di vista economico, si trovano dei buoni monitor a 144Hz in fascia economica e media.
Se parliamo invece del passaggio da 144Hz a 240Hz questo va ponderato da tutti i punti di vista per evitare che i soldi spesi, tanti…perché è difficile trovare un monitor da 240 Hz a meno di 400 €, siano buttati e non ti portino vantaggi tangibili.