Con l’arrivo dell’estate i condizionatori senza tubo sono sempre più popolari, in quanto sono facili da usare, discreti e non necessitano di alcuna installazione. Potrete dunque spostarli liberamente da un ambiente all’altro della casa, a seconda delle esigenze del momento.
La principale differenza tra i normali condizionatori e quelli senza tubo sta nella tecnologia: mentre i primi utilizzano un particolare gas refrigerante, il gas frigorifero R410A, i secondi hanno un funzionamento più semplice e impiegano solamente aria e acqua.
Si tratta della scelta migliore quando non si possono eseguire lavori in casa, o si preferisce avere la comodità di trasportare il climatizzatore da una stanza all’altra.
In questa guida vedremo quali caratteristiche dovrebbe avere un buon condizionatore portatile, come funzionano e gli vantaggi e svantaggi legati al loro utilizzo.
Prima di spiegare il funzionamento dei condizionatori portatili senza tubo e elencare i pro e contro di questo apparecchio, vi do la mia opinione.
Se cercate un apparecchio che vi faccia un po’ di fresco quando siete a cena, quando guardate la tv, vi leggete un libro sul divano o durante la notte mentre dormite, allora un raffrescatore evaporativo può fare al caso vostro.
Ma se cercate un apparecchio che messo in una stanza la raffreschi completamente o che messo in un corridoio vi raffreschi un paio di stanze allora no, il raffrescatore evaporativo non fa al caso vostro. In questo caso vi servirà un condizionatore portatile con tubo o meglio ancora uno split con unità refrigerante esterna.
Vantaggi del condizionatore portatile senza tubo
I condizionatori portatili senza tubo sono sicuramente molto più pratici. Dato che non hanno bisogno del tubo non sarete vincolati a posizionarli per forza accanto alle finestre, ma potrete sistemarli dove meglio credete e spostarli da un ambiente all’altro della casa a seconda delle esigenze.
Il principale vantaggio di questi apparecchi è la possibilità di raffreddare determinate aree, consumando meno energia rispetto all’aria condizionata tradizionale. Si tratta di elettrodomestici ecologici, che rispettano l’ambiente perché non utilizzano gas refrigeranti ma solo risorse naturali: aria e acqua.
Un altro punto che va a loro favore è anche la semplicità di manutenzione. È estremamente facile smontare un raffrescatore per procedere alla pulizia dei filtri: non avrete bisogno di scale o dell’intervento di un tecnico.
I condizionatori portatili sono la scelta migliore anche nel caso di regole condominiali particolarmente rigide, laddove l’installazione di unità esterne potrebbe deturpare l’estetica del palazzo, così come nel caso di chi vive in affitto.
Svantaggi del condizionatore portatile senza tubo
Abbiamo detto che i condizionatori portatili sono ecologici e consumato poco; tuttavia, gli apparecchi con le classi energetiche migliori sono chiaramente tra i modelli più costosi. Chi intende farne un uso intensivo sarà dunque costretto a spendere un po’ di più all’inizio, per risparmiare in futuro sulla bolletta.
Se soffrite di fastidi legati all’uso di aria condizionata, il raffrescatore è la scelta ideale perché sfrutta solamente aria e acqua per funzionare, ma da questo deriva anche il suo principale difetto: la capacità di rinfrescare un ambiente è inferiore a quella del condizionatore classico e anche la superficie che riuscirà a coprire sarà minore.
Quindi se volete un apparecchio che raffreschi un intero ambiente un condizionatore portatile con tubo vi darà maggiori soddisfazioni.
Infine, va considerato che la condensa andrà eliminata manualmente svuotando la tanica, operazione che dovrete ripetere anche diverse volte al giorno se utilizzare l’elettrodomestico in modo intensivo.
Condizionatori senza tubo. Cosa sono? Come funzionano?
Anche conosciuti come raffrescatori evaporativi ad aria, si tratta di condizionatori che raccolgono l’aria e la fanno passare attraverso un serbatoio contenente acqua fredda, prima di reimmetterla nell’ambiente. Come i condizionatori normali, possono essere dotati di un sistema di filtri che trattengono polvere e microrganismi e restituiscono aria fresca e pulita.
A differenza del climatizzatore fisso – che è diviso in una parte che si trova all’interno della casa e un’altra fissata all’esterno, collegate tramite tubi – il condizionatore senza tubo ha una struttura unica e dimensioni compatte.
Generalmente è dotato di ruote per agevolare il trasporto da una stanza all’altra della casa.
Alcuni possono essere allacciati alla rete idrica di casa, ma in questo caso non si possono definire propriamente portatili. Più spesso sono dotati di un serbatoio per l’acqua da riempire all’occorrenza per garantirne il corretto funzionamento.
Vi sono poi modelli che, pur essendo definiti portatili, sono dotati di un tubo che evacua l’aria calda e che va necessariamente posizionato fuori dalla finestra. Il climatizzatore portatile senza scarico né tubi, invece, va semplicemente attaccato alla corrente e non necessita di essere posizionato in un punto specifico della casa.
Quest’ultimo modello si basa sul principio della condensazione ed è dotato di una tanica che va caricata con acqua con una certa frequenza.
I condizionatori senza tubo possono essere molto vantaggiosi e hanno anche consumi ridotti: i modelli più recenti hanno classi energetiche altamente efficienti e sono dotati di molteplici funzionalità.
Dimensioni
Proprio perché si tratta di condizionatori nati per essere portatili, le dimensioni sono uno degli aspetti più importanti da valutare. Normalmente, i modelli più grandi non misurano oltre 90 x 35 x 40 cm e pesano al massimo 6 kg.
La struttura deve essere solida e robusta per assorbire eventuali urti legati al trasporto. Solamente, i materiali con cui sono realizzati i raffrescatori sono il policarbonato, il polipropilene o l’ABS: tutte plastiche molto resistenti.
Sicuramente i materiali più importanti sono quelli con cui sono prodotte le ruote: i modelli migliori hanno rotelle rivestite in gomma che non rovineranno nemmeno i pavimenti più delicati. Altri aspetti da considerare, sempre rimanendo in tema di maneggevolezza, sono l’impugnatura (meglio se ergonomica) e la presenza di un avvolgicavo, utile in fase di inattività.
Capienza del serbatoio
La capienza del serbatoio interno è fondamentale: più questo è grande e maggiore sarà l’autonomia del condizionatore. Se il serbatoio è poco capiente dovrete continuamente procedere a cambiare l’acqua, il che può avvenire anche piuttosto di frequente con un uso intensivo dell’apparecchio. La capienza media è di 4 o 6 litri, sebbene vi siano modelli con serbatoi più piccoli e più grandi.
Funzioni e componenti dei condizionatori senza tubo
Non tutti i climatizzatori senza tubo sono uguali, né offrono le medesime funzionalità: vediamo quali sono le principali caratteristiche e le componenti da ricercare nei modelli migliori.
Velocità selezionabili
Una funzione importante è la possibilità di regolare l’intensità dell’aria fresca e la temperatura che si vuole ottenere. Le velocità selezionabili sono un aspetto importante perché permettono al dispositivo di adattarsi a differenti ambienti domestici.
Se pensate di utilizzarli in una stanza molto grande o in un open space, questa è sicuramente una funzione indispensabile. Maggiore sarà la velocità, maggiore la capacità di rinfrescare in modo appropriato una specifica stanza.
Display
I modelli di ultima generazione includono un display per utilizzare in modo intuitivo le varie modalità e che semplifica il funzionamento dell’apparecchio. Normalmente, i climatizzatori con display sono più costosi di quelli che hanno solamente i tasti.
Alcuni sono dotati di un telecomando che ne implementa la praticità. Grazie a questo accessorio, potrete infatti regolare il condizionatore a distanza, inclusa la direzione del flusso d’aria emesso.
Umidificatore
Non tutti i climatizzatori senza tubo sono dotati della funzione di umidificazione, sebbene questa sia molto utile. L’umidificatore rilascia nell’aria alla corretta percentuale di umidità, regolando il flusso a seconda delle caratteristiche dell’ambiente circostante.
Questo aspetto è particolarmente importante per le ore notturne, quando non possiamo controllare direttamente il condizionatore e, lasciandolo acceso, rischiamo di ritrovarci in un ambiente troppo secco.
Timer
Alcuni climatizzatori domestici permettono di preimpostare il tempo di attività, funzione particolarmente utile durante la notte, se non si ha intenzione di lasciare l’apparecchio in funzione fino al mattino.
I modelli più costosi permettono di impostare il timer fino a 8-10 ore, dopodiché il condizionatore si spegna automaticamente. I modelli più economici arrivano solamente a 1-2 ore.
In alternativa, alcuni apparecchi sono dotati di una specifica funzione per la notte, pensata per emettere la giusta quantità d’aria e mantenere la stanza a livelli ideali di umidità.
Funzione swing e cool
La cosiddetta funzione swing consente alle alette di effettuare un movimento dall’alto verso il basso e viceversa, per ottimizzare la distribuzione dell’aria fresca e raggiungere tutti gli spazi.
Un’altra funzione interessante che posseggono soprattutto i dispositivi più avanzati è la funzione cool (o turbo) che permette di raggiungere una potenza più elevata e dunque temperature più fresche in minor tempo. Lo svantaggio è che il serbatoio si svuoterà molto più in fretta.
Indicatore per il serbatoio
Come è facile intuire, serve a controllare la quantità di acqua residua presente nel serbatoio e vi avvisa quando è arrivato il momento di cambiarla. Solitamente si tratta di una sezione trasparente che rende immediatamente chiaro se l’acqua è sufficiente o meno. Come abbiamo visto, questa è fondamentale per il corretto funzionamento del climatizzatore portatile.
Filtro per l’aria
Un altro elemento da ricercare è il filtro per l’aria, indipendentemente dal fatto che soffriate o meno di allergie. Il filtro impedisce alla polvere di circolare nell’ambiente e richiede una manutenzione minima: di norma basta lavarlo sotto il getto dell’acqua (se si tratta di filtri lavabili) e riposizionarlo all’interno del climatizzatore.
La presenza o meno di un filtro va valutata attentamente, poiché influisce in modo notevole sulla qualità dell’aria e sulla nostra salute, particolarmente per chi ha problemi respiratori o animali in casa.
Come valutare le prestazioni di un condizionatore?
La prestazione di un climatizzatore è un dato fondamentale per scegliere i modello giusto. La portata d’aria di un raffrescatore si misura in metri cubi all’ora (m³/h): più questo valore sarà alto, più potente sarà l’elettrodomestico.
Un’altra cosa che potete fare per capire se un climatizzatore fa al caso vostro è leggere la scheda tecnica ed in particolare la superficie massima degli ambienti che un condizionatore portatile può rinfrescare (sempre espressa in m3).
Le prestazioni dipendono anche, come abbiamo visto, dalla presenza o meno di un filtro per l’aria che trattiene la polvere all’interno, senza disperderla nell’ambiente.
Un altro aspetto relativo alla potenza è il wattaggio, che nei modelli di fascia media si aggira sugli 80 W. Chiaramente un modello con wattaggio superiore sarà più potente, ma cresceranno anche i consumi energetici.
Alimentazione e consumi
Poiché si tratta di un elettrodomestico da tenere in funzione per parecchie ore al giorno, è fondamentale che i consumi di un condizionatore senza tubo siano limitati.
Per conoscere il consumo di un raffrescatore basta dare un’occhiata alla classe energetica riportata sull’etichetta. Solitamente i condizionatori portatili non consumano molto, ma una classe energetica alta vi permetterà di risparmiare sulla bolletta a lungo termine.
Da questo punto di vista, i modelli migliori sono quelli con classe energetica A, A+ o ancora meglio A+++. I condizionatori di classe A o superiore emettono meno CO2 rispetto a quelli di classe B e C e sono anche più attenti all’ambiente.
Per quanto riguarda i consumi, bisogna poi distinguere tra climatizzatori a inverter e senza inverter. I primi sono dotati di un motore che, una volta raggiunta la temperatura preimpostata all’interno della stanza, abbassa gradualmente la propria potenza per evitare sprechi di elettricità, mantenendo al contempo l’ambiente fresco.
I climatizzatori senza inverter, invece, si spengono una volta che l’ambiente ha raggiunto la temperatura desiderata, costringendovi ad accenderli nuovamente quando ricomincerete a sentire caldo.
Quest’ultima tipologia è più dispendiosa dal punto di vista dei consumi, perché una volta che riaccenderete l’apparecchio, questo ricomincerà a lavorare a piena potenza e, in generale, non sarà in grado di mantenere la temperatura costante nel tempo.
Rumorosità
La rumorosità è uno dei parametri più sottovalutati quando si sceglie un condizionatore, eppure è fondamentale che un elettrodomestico del genere sia silenzioso, soprattutto se avete intenzione di utilizzalo di notte.
Il condizionatore portatile di solito è più rumoroso di quello fisso, per questo bisogna fare attenzione ai decibel emessi dall’apparecchio. Più il valore in decibel è basso, più il condizionatore sarà silenzioso.
I modelli in commercio hanno una rumorosità compresa tra i 40 e i 50 decibel, ma vi sono alcuni modelli molto silenziosi con un’apposita funzione sleep che arriva anche a 20 decibel.
Prezzo dei condizionatori portatili senza tubo
Il prezzo è sempre un buon indicatore della qualità di un prodotto e i condizionatori portatili non fanno eccezione. Questi ultimi vi permetteranno di risparmiare rispetto ai modelli tradizionali e non dovrete nemmeno sostenere costi di installazione e manutenzione, dato che vi basterà attaccare il raffrescatore alla corrente e potrete pulire eventuali filtri da voi. Possiamo dividere questi elettrodomestici per tre fasce di prezzo:
- Fascia di prezzo bassa: solitamente un condizionatore di fascia bassa costa meno di 80 euro e non dispone delle funzionalità dei modelli più avanzati, né di un display.
- Fascia di prezzo media: il prezzo oscilla tra gli 80 e i 150 euro e le funzionalità variano in base al modello. I condizionatori in questa categoria sono spesso dotati di display e iniziano ad avere qualche funzionalità in più. Ci sono molte differenze tra un modello da 80 euro e uno da 150 ed è utile prendersi un po’ di tempo per valutare l’acquisto.
- Fascia di prezzo alta: in questo caso la spesa supera i 150 euro. Appartengono a questa categoria i modelli più funzionali e tecnologici, dotati di timer, autospegnimento, filtri per l’aria, display, telecomando e motore inverter. I modelli top di gamma costano solitamente tra i 220 e i 250 euro e garantiscono un raffrescamento più accurato della casa.
Conclusioni
L’acquisto di un climatizzatore portatile presenta numerosi vantaggi rispetto ai condizionatori fissi. Si tratta di un investimento che vi permette di mantenere la casa fresca in modo naturale e di avere un oggetto durevole nel tempo. In conclusione, si tratta della migliore soluzione per locali non eccessivamente grandi o per esigenze occasionali.